sabato 6 novembre 2010

Day 3 - The drummer boy - Aggiornamento -

Comprare una sim della Three può rivelarsi più difficile del previsto, o forse capendo fischi per fiaschi si rischiano alcuni fraintendimenti... Approdiamo nello store della Three all'interno di Victoria Station. Dopo aver cercato con qualche sforzo di farci capire, ci viene detto di scendere giù e comprare la scheda sim in una macchinetta spara sim per un pound. Si avete letto bene... una macchinetta che distribuisce sim card. Tanto assurdo quanto irreale. Anche se la cerchiamo invano per almeno mezz'ora. Ah e la stazione è grande quanto uno stadio. Comunque non avevamo capito niente! Tornati di nuovo a chiedere spiegazioni, ci viene detto di scendere giù in Super Drugs, un negozio che vende davvero prodotti inutili, come il nostro Cultimo.
La commessa, very kind, è più stupefatta di noi riguardo al fatto che lo store non ci abbia venduto una sim e ci consiglia un negozio indiano a pochi passi. Finalmente lì riusciamo a comprarla e a ricaricarla direttamente. Ah e a differenza dell'Italia, non serve nessun dato, paghi e ti danno la confezione con la sim. Abbiamo provato a fare le cose per bene, ma bastava andare nel primo lurido negozietto indiano e te la davano senza troppi complimenti.

Decido, in un impeto di arroganza e confidando nella mia brillante capacità di comprensione, di chiamare un operatore per configurare Internet. Alle prime domande riesco con una certa difficoltà e dopo alcuni "Can you speak slowly?", "Can you repeat?" a rispondere. All'ultima domanda però, dopo aver chiesto più volte di ripetermela, con le mani sudate a più non posso, da buon Italians butto giù brutalmente il telefono. Forse non capivamo bene a causa del rumore del traffico... L'operatore però, non contento e non sapendo con che razza di persone aveva a che fare, ci richiama e, rispondendo sempre "yes", "yeah" e "ok" riusciamo a terminare questa inutile telefonata. Un minuto dopo, provando a configurarlo senza aiuto, ci riusciamo.
A questo punto, decidiamo di girare un po' la zona a caso e finiamo nel National Army Museum. Quattro piani di museo in cui indossiamo alcune uniformi, anche femminili. Di questa avremmo anche un documento fotografico, ma l'immagine rubata era troppo mossa, per cui non godrete di Rocco in versione crocerossina inglese.
Provando tutti i giochini per bambini, ci imbattiamo in un quiz con cui riusciamo a scoprire la brillante carriera che avremmo potuto fare nell'esercito inglese del diciannovesimo secolo:
- Io sarei potuto diventare un "private soldier", soldato semplice che avrebbe speso tutta la sua paga per cibo e uniforme
- Rocco avrebbe potuto ambire addirittura a "drummer boy", il ragazzo col tamburo

Il test è sicuramente attendibile, Rocco possiede infatti le caratteristiche richieste per il lavoro:
- ha un'altezza inferiore a 5.8 piedi, che misuriamo accuratamente su un pannello adibito a questo scopo
- non ha un penny in tasca

Se l'Information Technology londinese ci rifiuta, siamo comunque pronti per una folgorante carriera nell'esercito di Sua Maestà la Regina.

Rocco, the drummer boy alla conquista di Londra.

Aggiornamento:

Nuovamente a zonzo per Victoria Station (nota località turistica Londinese per i feticisti della metro) ci imbattiamo in uno strano marchingegno.

  
Ci avviciniamo e con estremo stupore ci accorgiamo che in realtà avevamo compreso l'omino indio-inglese della Three.

3 commenti:

  1. Rocco Crocerossino non vorrei perderlo !
    tirate fuori la foto !!! :)

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  2. Belin!! Avete provato a scrollarla un pò, due spallate o qualche calcio? Giusto per farvi riconoscere perchè Italians do it better!

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  3. Commento all'aggiornamento: LOL! La fantomatica macchinetta distributrice di SIM! L'avete trovata alla fine! Immagino che appena l'avete vista avrete detto : "D'oh!" ;-)

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